lunedì 4 ottobre 2010

Scadenzario

Direi che oramai manca poco al termine di tutto il circo psichico chiamato università:

- 11 ottobre: esame di stato
- 18 ottobre: discussione della tesi (già il nome dell'evento dice tutto: sarà da discutere, eccome!)

Ma, in fin dei conti, l'importante è aver finito, lasciarmi alle spalle 4 anni di sangue, sudore e lacrime (cit.) ed iniziare la vita lavorativa!


ADDIO

martedì 21 settembre 2010

Infermieri incazzati - Le possibilità di FaceBook

Mi permetto di postare una riflessione che ho fatto in questi giorni riguardo al gruppo "Infermieri Incazzati".

Ho notato come molti stiano sfiduciando l'attività del gruppo, identificando a volte l'infermiere come ancora il classico ciabattone o comunque denigrandone l'attività.

Ritengo invece che l'intento del gruppo sia lodevole in quanto è il PRIMO tentativo di unificare i professionisti dell'assistenza sotto un'unica entità. Mi spiego meglio: è inutile girarci molto attorno, gli infermieri sono divisi tra loro, non sono capace di fare gruppo. Semplicemente basti pensare a come i medici facciano casta a sé, a come si mobiliti tutta la classe medica quando un loro collega in difficoltà.

Questo tra noi non avviene così spesso: tra gli infermieri vige la regola tacita del "Ognun per sè, Dio per tutti".

La manifestazione proposta per il 5 ottobre è, a mio avviso, uno dei migliori tentativi di dare coesione alla nostra categoria. Come dicono molti, probabilmente sarà una delle tante manifestazioni che cadranno in sordina però, almeno, un gran numero di infermieri si sarà unito, avrà parlato, avrà discusso e avrà sognato (e, mi auguro anche per alcuni, si sarà innamorato).

Il semplice diffondere questo evento spero faccia riflettere molti che la nostra professione ormai non è più limitata al "timbro, fingo e via", retaggio dell'infermiere ciabattone di qualche decennio fa, che ancora tristemente ci portiamo dietro a causa di elementi di disturbo negli organici, ammettiamolo.

Abbiamo voluto il riconoscimento professionale, abbiamo avuto il corso di laurea, abbiamo il codice deontologico....sono tutte cose inutile se dalla nostra non ci mettiamo passione e professionalità.
Non è più ammissibile tornare a casa col timore di non aver fatto tutte le attività, come quando si aveva il mansionario. IO, sinceramente, preferisco tornare a casa e sapere che il reparto sarà retto, nei turni successivi, da professionisti!

martedì 31 agosto 2010

All' italia serve cultura

Premessa: italia con la i minuscola non è un errore, è volutamente inserito per indicare la bassezza a cui siamo arrivati.

Il testo è scritto come flusso di coscienza.


""""sinceramente mi sono rotto le palle di vedere gentaglia per le strade, contadini arricchiti, politici ignoranti (non serve andare tanto in altro, basta vedere il qualsiasi assessorino comunale), categorie di fighetti e fighette varie, falsi omosessuali, omosessuali che per forza devono mostrare di esserlo, persone che non studiano e passano gli esami, studenti che dichiarano un isee da 200 annuali, complessati milanesi col suv e il loro di risotto ai quattro salti sulla minchia con lo zafferano, leghisti spara idiozie, meridionali in guerra perenne con qualsiasi cosa attraversi loro la strada mentre sono in moto senza casco, leader libici che giocano al maometto moderno, puttane pagate 100 euro a giornata per stare ad ascoltare quattro cazzate sul corano, persone che si indignano se i governatori vanno con i trans e poi sono i primi a farsi il puttan tour, chi si sputtana i soldi nel gioco d'azzardo e nella droga, datori di lavoro incapaci di portare avanti un azienda da 5 persone che si atteggiano a grandi manager di questo cazzo fino a quando tre mesi prima dirigevano sì e no la distribuzione dello sterco nel campo dietro casa, incravattati e impomatati che giocano con la neve e poi finiscono all'ospedale in fin di vita, madri che piangono i figli morti per strada o in carcere perchè ricordiamo che "erano bravi ragazzi" quando invece si mettevano a fare le gare di velocità o spacciavano,funerali di stato per militari che muoiono-tra l'altro non gliene importa a nessuno visto che è insito nel loro lavoro il rischio di schiattare sotto l'ak-47 di qualche allah akbar troppo strafatto di oppio e religione, operai che muoiono sul posto di lavoro oppure soffocati dentro cisterne di diserbante quando i loro titolari sono in giro a palpeggiare insieme ai preti il culo di qualche ragazzina minorenne e possibilmente extracomunitaria,perchè chi ad esempio lava i vetri sui palazzi non fa un lavoro rischioso?per fare un lavoro pericoloso devo per forza fare il militare? siamo alla follia ormai, qui o la gente apre un libro e inizia a studiare per farsi un minimo di cultura oppure possiamo trasformare tutta italia in un grande gigantesco fottutissimo bronx""""

Primo post, preludio e primo invito

Come verrà più volte ribadito in questo blog:

Qui non troverete comprensione, benevolenza o tatto



Siete quindi pregati, se soffrite della Sindrome dei sentimenti offesi, di lasciare in anticipo la pagina.

Credo sia giusto e rispettoso per me, per voi e per chiunque voglia leggere e commentare liberamente questo blog.

Insulti, maledizioni, commenti privi di fondamenti e grammatica verranno eliminati: non è censura, è educazione verso tutti.